omschrijving | Roma, agosto 2010. In un vecchio palazzo senza ascensore, Ilaria sale con fatica i sei piani che la separano dal suo appartamento. Vorrebbe solo chiudersi in casa, dimenticare il traffico e l'afa, ma ad attenderla in cima trova una sorpresa: un ragazzo con la pelle nera e le gambe lunghe, che le mostra un passaporto. «Mi chiamo Shimeta Ietmgeta Attilaprofeti» le dice, «e tu sei mia zia.» All'inizio Ilaria pensa che sia uno scherzo. Di Attila Profeti lei ne conosce solo uno: è il soprannome di suo padre Attilio, un uomo che di segreti ne ha avuti sempre tanti, e che ora è troppo vecchio per rivelarli. Shimeta dice di essere il nipote di Attilio e della donna con cui è stato durante l'occupazione italiana in Etiopia. E se fosse la verità? E cosi che Ilaria comincia a dubitare: quante cose, di suo padre, deve ancora scoprire? Le risposte che cerca sono nel passato di tutti noi: di un'Italia che rimuove i ricordi per non affrontarli, che sopravvive sempre senza turbarsi mai, un Paese alla deriva diventato, suo malgrado, il centro dell'Europa delle grandi migrazioni. Sangue giusto di Francesca Melandri è una storia che traccia un filo tra le colonizzazioni del secolo scorso e le migrazioni attuali. Ilaria vive all'oscuro di queste storie, la sua vita procede come in un binario che va a tutta velocità e in cui tutto scorre rapido e senza mai avere la possibilità di fermarsi a guardare. Il suo lavoro d'insegnante è precario: è un mestiere che lei ama tantissimo, ma che non le garantisce nessun tipo di sicurezza. Della vita sentimentale ormai invece non ricorda più traccia perché Ilaria ha collezionato così tanti uomini sbagliati da non volere più abbandonarsi a nessuno. Rimane la famiglia, ma anche quella non le regala certo gioie perché il padre Attilio, da tutti chiamato Attila, non ha mai avuto un rapporto tenero con lei e Ilaria ha sempre sospettato che nascondesse qualcosa. Quel sospetto diventa certezza il giorno che alla sua porta bussa un ragazzo di colore che dice di essere il nipote di Attilio e delle donne che lui amò durante l'occupazione fascista in Etiopia. Per Ilaria è una doccia fredda: non ha mai saputo di avere un fratello. Perché il padre le ha tenuto nascosta questa storia per tutti questi anni? L'unica cosa da fare è indagare e capire se il ragazzo che ha davanti le sta raccontando la verità. Inizia così un viaggio verso l'Etiopia, verso una guerra crudele in cui gli italiani non furono sicuramente ricordati come degni combattenti, ma solamente come terribili invasori. Ma adesso qual è il filo che la collega al presente? In Il sangue giusto di Francesca Melandri il passato è tutto lì davanti ai nostri occhi e fino a quando non ci faremo i conti non riusciremo a liberarcene. |